martedì 23 dicembre 2014

LA VITA MODERNA
Susan Vreeland

“Cosa credete che vedrà la gente negli anni futuri, guardando questo dipinto?” gli domandò Durand-Ruel. “La gioia di vivere”.

TRAMA


È il 1880 a Parigi e Pierre-Auguste Renoir, i pennelli nella mano destra e l'astuccio ereditato da Claude Monet nella sinistra, è appena giunto sulla terrazza della Maison Fournaise, una locanda amata dagli artisti dove si può mangiare, dormire o affittare una barca. Alphonsine Fournaise, la figlia del padrone della locanda, l'ha condotto fin lì per mostrargli un tratto della Senna dove le due rive offrono un paesaggio incomparabile allo sguardo di un pittore. La blusa a righe e il costume da bagno aderente sulle sue curve procaci,
Alphonsine allarga le braccia davanti alla meraviglia che si spalanca non appena scosta la tenda a righe grigie e rosso corallo. Le canoe affiancate lungo la riva spiccano sul verde scuro dell'acqua. Sulla riva orientale una locanda, con i muri bianchi e il tetto di tegole rosse, è illuminata dal sole pomeridiano. Più a valle, un cantiere si allunga sul fiume circondato di barche, e qua e là si vedono case di contadini accoccolate accanto ai loro orti. In che modo Renoir potrebbe ritrarre quel magnifico luogo in cui la città incontra la campagna, solo dipingendo alla maniera degli impressionisti.


LA MIA OPINIONE

Il libro descrive la nascita, del celebre dipinto "Le dejeuner des canotiers", passo dopo passo. Renoir decise di dipingere questo quadro, in risposta alle critiche rivolte da Zola, secondo il quale il movimento Impressionista non aveva ancora prodotto nessun capolavoro, decide di ritrarre un gruppo di persone sulla terrazza della Maison Fournaise lungo le rive della Senna, durante un pranzo domenicale.  Renoir ha voluto ancora una volta dipingere la gioia di vivere. Ho trovato molto curata la ricostruzione storica della Parigi del 1800, interessante anche la descrizione accurata dei vari personaggi e amici di Renoir. Sono rimasta molto colpita dalla descrizione delle varie fasi di preparazione del dipinto, sia con la scelta accurata dei modelli e delle rispettive pose ed anche di come rispettasse molto la luce e i colori. 
Trovo che l'autrice abbia avuto una buona capacità descrittiva... mentre leggevo avevo l'impressione di essere all'interno del racconto vedendo visivamente le scene narrate.
La figura  che mi è piaciuta di più è stata quella di Alphonsine, allegra ma al tempo stesso immersa nei tristi ricordi del suo passato, dimostrando un incertezza verso l'amore dell'artista.
Alla fine della lettura sono rimasta veramente soddisfatta, lo consiglio caldamente.

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