martedì 21 aprile 2015

LA MAPPA DEL DESTINO
Gleen Cooper

“Io, Barthomieu, monaco dell’abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia”.

Con questa recensione sono tornata nelle mie vecchie letture, l'epoca di quando leggevo solo romanzi thriller, ricchi di mistero, storia e suspence... che meraviglia!

TRAMA
Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia. Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l'abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: "Io, Barthomieu, monaco dell'abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia." Per migliaia di anni è rimasto immerso nell'oscurità. Poi un'intuizione ha squarciato le tenebre. Incredulo, l'archeologo Lue Simard cammina in quel grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti rupestri. E arriva all'ultima grotta, la più sorprendente, dove sono raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell'enigmatico manoscritto medievale... Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di morte. Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo. Spietati, gli abitanti di Ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni costo.

LA MIA OPINIONE
Parto subito col dirvi una cosa che non mi è piaciuta ed è la traduzione del titolo dall'inglese all'italiano, secondo me il titolo originale era più appropriato in quanto è l'argomento del libro "The Tenth Chamber" tradotto "La decima camera", mentre "la mappa del destino" viene citata solamente in mezza pagina e mi sembra meno adatto, è solo una mia opinione personale.
Per quanto riguarda lo stile è il solito di Cooper, scorrevole, piacevole e veloce, coinvolgente, buon ritmo, ricco di suspance ed azione, colpi di scena ben piazzati. Come sempre le varie ambientazioni e gli approfondimenti storico-artistici sono curati al punto giusto, non annoia  nè il lettore principiante, e non sfigura con chi può vantare qualche conoscenza in merito. Trovo che la narrazione si sposta abilmente tra varie epoche: i giorni nostri, medioevo ed epoca preistorica, nonostante la notevole distanza temporale tra ciascuna di esse, la storia è ben articolata e si segue senza alcuna difficoltà.
Insomma, anche stavolta la giusta unione di mistero che non deluderà gli amanti del romanzo ricco di “suspence”.
Una lettura molto affascinante che voglio consigliare a tutti gli appassionati del genere!


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