domenica 3 maggio 2015

DIECI PICCOLI INDIANI
Agatha Christie

Recentemente ho riletto un libro che mi ha sempre affascinato ed incuriosito.

TRAMA
Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì su quell'isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? «Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar.» E come finisce? «Solo il povero
negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò.»  Agata Christie, che si è cimentata più volte con il giallo in ambiente chiuso, con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell'impossibile possibile.

LA MIA OPINIONE
Secondo me in questo romanzo la Christie da il meglio di se. Così pieno di suspense da farmi venire letteralmente i brividi, e l'espediente della filastrocca mi ha affascinato moltissimo. Una novità di questo giallo è  data dalla mancanza di un detecive che nei suoi libri è una figura importante. La trama è improtanta molto sul ragionamento, l'ingegno e la psicologia sono le due caratteristiche importanti e la storia vi catturerà sin dalle prime pagine, dove vengono descritti i vari personaggi in modo ben curato.
E' un capolavoro assoluto, ve lo assicuro, un classico immortale del giallo. Se dovete scegliere un giallo della Christie, dovete leggere questo!

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